martedì 17 aprile 2012

Primavera

Marzo è un mese che amo per varie ragioni, non ultima il ritorno all'ora legale. La luce è un elemento importante per me, mi rende sveglia ed attiva, migliora il mio umore. Marzo apre le porte al buontempo ( lo scrivo unito come il brano di Ivano Fossati), al calore, all'estate. Qui nel profondo sud la primavera è fugace, dura poco e bisogna afferrarla, non lasciarsela sfuggire:  da un giorno all'altro, cederà il posto all'arsura ed al caldo torrido, ho imparato a goderne il cambiamento,  i graffi del vento  impetuoso e sferzante al suo inizio  che si trasformerà   nel vento tiepido e profumato dei tramonti di maggio.  La natura è perfettamente visibile anche a chi vive, come me, in città, basta posare lo sguardo sui colori del cielo, percepire il nuovo grado di luminosità delle giornate, osservare qualche gemma e qualche nuova fioritura sul terrazzo, gli alberi della piazza, i papaveri e le margherite gialle ai cigli delle strade di periferia.

Queste osservazioni mi aiutano a placare la tristezza, l'angoscia dovuta al momento sociale e politico del nostro paese e dell'occidente in generale. L'insicurezza del domani, la rinuncia a tante piccole cose che per tanti anni abbiamo vissuto come normali  e dovute. Passerà anche questo, bisogna essere metamorfici, plasmarsi ed adeguarsi. Ciò è possibile solo da posizioni privilegiate quale la mia: donna single con lavoro a tempo indeterminato, ancorchè con stipendio all'osso, ma con stipendio e so che non è poco. Basta iniziare a rinunciare a qualcosa. A qualcos'altro ogni mese, oramai. Questo stato di cose mi rende meno sociale e meno socievole e non mi piace affatto. Non mi piace dovere continuare a lavorare molti anni in più di quelli che avevo previsti e non mi piace dover rinunciare a molte cose che nutrivano la mia mente e la mia vita da svariati punti di vista, soprattutto culturali. Pochi concerti, molto meno cinema, praticamente nessun ristorante. Non compro musica già da anni, anche comprare un libro mi fa sentire in colpa, è diventato un lusso grandioso. Non ho mai amato la moda ed è una fortuna! Benedico le nostre meravigliose tecnologie postmoderne che mi permettono di essere in contatto col mondo praticamente a costo zero, spero di non dovere rinunciare anche a questo, mi resterebbe solo la primavera!!


giovedì 29 marzo 2012

back home

Ecco, sono passati due anni, ma non mi pare che queste pagine siano ingiallite, nè tantomeno ci siano ragnatele intorno: il bello del virtuale è che non s'impolvera! Fortuna mia che non sono un'ottima casalinga e non è mai stata mia intenzione pubblicare ricette, ma devo confessare di essere una grande sostenitrice e lettrice di blog di torte e affini. Ammiro chi cucina, adoro quest'arte sublime e profumata. Qui posso mettere solo pensieri e parole, ben poco di fragrante e nutriente. Ma la situazione è questa, bisogna accettarla, preferisco le parole crociate alle pentole! Ma sono contenta di essere tornata a scrivere e vorrei festeggiare.

sabato 10 aprile 2010

Gatti

Oggi non ho avuto voglia di scrivere nulla. Adesso ho deciso che anche non aver voglia di scrivere è una cosa da scrivere.
Il mio gatto dopo quindici giorni di latitanza affettiva, limitata esclusivamente alla camera da letto, stasera ha deciso di varcarne di nuovo la soglia e di farmi visita. Forse la mia gamba col gesso lo impressiona, non saprei. I gatti sono strane creature, ma bisogna rassegnarsi al fatto che ogni mente è impenetrabile, anche la nostra stessa mente è a noi sconosciuta. Quante volte pensiamo o diciamo "non so perchè lo faccio". Il mio gatto stasera è tornato a farmi compagnia, mentre gli altri amici con cui mi sarebbe piaciuto trascorrere del tempo sono altrove.
"La forzata immobilità genera movimento interiore": ne sono fermamente convinta in quanto ho potuto verificarlo su me stessa. Genera altresì anche tanto movimento intorno, per fortuna...

venerdì 9 aprile 2010

Pomeriggio viola

Attraverso le tende di lino viola filtra la luce di un pomeriggio ancora plumbeo, nuvole grigie e nessuna pioggia. Folate di vento sul terrazzo fanno agitare le foglie del banano.
L'immobilità mi conferisce una strana pace, non credevo sarebbe andata così, ma è così. Tutto si incastra armonicamente, non occorre ribellarsi, ogni cosa andrà al suo posto.
Quest'ultimo evento della mia vita assume un significato catartico, è una pietra miliare, un capolinea,  qui si arriva e da qui si riparte.
Sono diventata silenziosa e silente col tempo e con l'andare della vita, ma ho sempre amato scrivere e riprendo a farlo in questa occasione. Silenziosa e silente fuori, ma dentro l'anima canta e danza. Non è sempre stato così ultimamente, ma sento che le danze possono riaprirsi.
L'anima danza attraverso la visione di un mondo che mi ferisce ogni giorno di più e da cui desidero ritirarmi.
Ecco l'ho fatto, mi sono ritirata, mi sono tirata indietro appena un attimo.
La porta è aperta a chi desidera vedere i colori di questa casa, ascoltare il silenzio, pazientare che mi ci vuole una vita ad arrivare al citofono, guardare quella striscia di mare azzurro là in fondo.
Mi ritrovo a cantare spesso da quando sono segregata in casa, perchè ho capito che sono libera e non perchè, come potrebbe sembrare, sono prigioniera. 

Lontano, lontano

Non ne posso più di notizie indecenti, di reality vergognosi, di insulti alla cultura ed all'intelligenza. Sto chiusa in casa per causa di forza maggiore, ma non dover andare per il mondo, anche solo quel po' di mondo da casa al lavoro, mi sembra un lusso inaspettato. Godo del panorama dalla finestra di casa: "...e guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'..." mi sovviene questo ritornello e si attaglia perfettamente alla situazione. Mi annoio, ma solo un po', la noia è senz'altro minima rispetto alla goduria dello stare a guardare il mondo con distacco dalla finestra o dal computer: dal piano alto e un po' ritirato non arrivano i rumori della strada. Sono in un limbo in cui ogni tanto si affacciano volti amici, con un vassoio di paste di mandorla, una tavoletta di cioccolato, un mazzo di tulipani o solo un sorriso affettuoso. In questo momento la casa è immersa nel silenzio, il cane dorme qui accanto, da fuori arriva una luce plumbea da quasi pioggia, in fondo va tutto bene, mentre il mondo precipita verso il nulla, mi sento lontana, molto lontana...

giovedì 8 aprile 2010

Inizio



Ecco, è cosa fatta! anche io entro nel mondo dei blogger, era da tanto che desideravo farlo ma il tempo mi mancava. Adesso la pausa forzata a cui sono costretta mi ha regalato tante cose, tra queste il tempo di affidare i pensieri che mi passano per la testa, non più ad un foglio di carta da rinchiudere nel cassetto, ma a tutti. Ci vuol coraggio? Non lo so ancora e ancor meno so cosa affiderò alla rete di me. Ma del mondo l'unica cosa che conosco davvero è l'assoluta impermanenza d'ogni cosa. Al momento "applico alla vita i puntini di sospensione" ed in questa pausa sospesa fluttuo da un pensiero all'altro, da una musica all'altra, da una stanza all'altra con un po' di fatica, ma tra i puntini di sospensione mi trovo bene, lo confesso: adoro lo stand by...